Descrizione

L'Eros non è il piacere del sesso, è l'amore, che non è l'atto carnale, ma è il bene spirituale, qui in quest'opera reso apparente, l'Eros un ombra sfuggevole di un desiderio di tangere l'oggetto del proprio bene, il platonico che si materializza, l'idea d'amore che si realizza sullo spigolo erotico con maggior volume di carne femminea. L'eros è del celebre scultore antico Alessandro di Antiochia, la cui fantasia l’ha trasportato nella creazione della scultura più iconica della perfezione femminile, la Venere di Milo, come il David di Michelangelo lo è per la controparte maschile. Per crear simile perfezione, si è innamorato di ciò che scolpiva. Cosa sarebbe accaduto se il suo innamoramento si fosse tramutato in follia? Bramose mani avrebbero stretto i glutei della sua Venere cadendo nella provocazione di belle sembianze e dunque disperato, domandarsi: "O Dea, che di pietra ti feci, perché non posso soffiarti un’anima?”

Opera esposta alla Pro Biennale di Venezia 2022 dal 13 al 17 maggio, al Chiosco di San Francesco della Vigna. Per chi non ha potuto visitare la mostra, qui su PitturiAmo e nel mio profilo sul sito della Saatchi Art, troverà l'opportunità di acquistare quest'opera e “Fotografo di Guerra”, la seconda che l'ha accompagnata durante la mostra collettiva. Potrete vedere il video della critica alle opere in mostra a Venezia qui su PitturiAmo nella sezione "video dell'artista" del mio profilo o su YouTube cercando "Critica di Pippo Franco alle opere di Mario Ubaldino con Vittorio Sgarbi" dal canale Mario Ubaldino Art.

Opera in edizione limitata numerata e firmata a mano da Mario Ubaldino. Opera in vendita anche sul sito web della Saatchi Art.

Stampata su carta Hahnemühle William Turner.

Bordo bianco 5 cm.