La Città Vecchia
di Treviteo
Descrizione
Questo dipinto nasce dall’interpretazione della canzone La Città Vecchia, in cui De André racconta il mondo degli emarginati nel quartiere storico di Genova. Prostituti, pensionati, ladri e altri personaggi vengono descritti con affetto e senza giudizio, invitando a provare compassione anziché giudicare secondo le convenzioni borghesi. La canzone ci spinge a guardare con occhi diversi chi vive ai margini della società, visti come vittime piuttosto che colpevoli.
La mia interpretazione si collega a un periodo della mia vita in cui ero lontano da casa, impegnato in missioni che mi portavano all’estero. In quei giorni, insieme a Gianluca e Mazzi Mazzi, passavamo il tempo a dipingere, creando un'atmosfera familiare. Nel quadro sono rappresentati volti e personalità del periodo, alcuni amici miei, altri figure pubbliche, che, pur non essendo simili ai personaggi di De André, attraverso il filtro della mia esperienza, evocano le stesse tematiche di emarginazione e umanità.
Il dipinto non è solo un omaggio alla canzone, ma una riflessione personale sugli individui che, come quelli di La Città Vecchia, spesso restano invisibili alla società, pur essendo protagonisti silenziosi della nostra storia.
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