Ester. Ritratto.
di Anna Colombo
Descrizione
Ho realizzato questo disegno perché l'immagine mi ha trasmesso trasparenza e serenità dei bambini attraverso i loro occhi limpidi.
Il ritratto è in generale la rappresentazione di una persona secondo le sue reali fattezze e sembianze; si riferisce a un'opera artistica realizzata nell'ambito della pittura, della scultura, del disegno, della fotografia o anche, per estensione, la descrizione letteraria di una persona.
Nell'arte esso rappresenta uno dei soggetti più rilevanti, anche se la ritrattistica era anticamente ritenuta un genere inferiore alla scena storica, che aveva per soggetto le azioni dei personaggi importanti del passato.
Il ritratto non è mai una vera riproduzione meccanica delle fattezze, ma vi entra comunque in gioco, per definirsi tale, la sensibilità dell'artista che nel processo creativo, nella scelta della posa e dell'espressione della sua opera interpreta le fattezze del modello secondo il proprio gusto e secondo le caratteristiche dell'arte e del tempo in cui opera. Alcuni artisti praticarono ampiamente e in maniera quasi esclusiva il ritratto ma è accaduto anche che intere civiltà lo rifiutarono.
Lo storico dell'arte toscano Filippo Baldinucci lo definisce "figura cavata dal naturale" .
Io mi ritrovo in questa sua definizione. Un ritratto non sarà mai vivo davvero come una cosa reale in sé, ma realistico, in grado di riproporre particolari e cogliere le espressioni e lo stato d'animo.
Nel mio caso poi interviene l'uso della fotografia.
Eseguire un ritratto senza fotografia richiede un tempo di posa molto lunga. Succedeva così anche prima che si inventasse la fotografia stessa; si narra che Cezanne obbligasse i suoi protagonisti a posare anche per cento volte, oppure che Goya preferisse fare una seduta lunga quanto l'intera giornata; altri pittori disegnavano solo il volto dal vivo e completavano successivamente in studio il corpo, gli abiti, lo sfondo...
Io non sono certo Cezanne o Goya o un artista famoso. Tutta la mia arte si basa su uno studio attento di fotografie esistenti. Le riproduco su commissione oppure quando mi comunicano emozioni. Farlo in un tempo adatto, senza pressioni, senza attese da parte del soggetto, mi consente di lavorare meglio, rispettare la mia riservatezza e anche di disegnare con serenità, con la speranza che anche il risultato ottenuto possa essere in grado di rasserenare e cogliere la natura e le caratteristiche di chi desidera essere ritratto.
Non è indispensabile l'uso dei colori per trasmettere emozioni o per cogliere le espressioni che rendono somigliante il disegno.
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