Alcione
di Paola Calì
Descrizione
“Sentì Ceìce quei baci o fu solo per l'ondeggiare del mare
se parve che sollevasse il viso? La gente non sa dirlo.
Ma lui li sentì, e alla fine, per pietosa grazia degli dei,
si mutarono entrambi in uccelli. Il loro amore rimase,
legandoli al medesimo destino, e il patto nuziale fra loro,
ormai uccelli, non si sciolse.”
Le Metamorfosi, Ovidio
Questo dipinto non è nato ispirandomi a Ceìce e Alcione, piuttosto è accaduto l'inverso.
Attratta dai meravigliosi colori del Martin Pescatore ho iniziato la mia ricerca fotografica perchè volevo dipingere questo straordinario uccello.
Decisi di accostarlo al volto di una ragazza dai capelli rossi e sullo sfondo ho immaginato il mare, così da ricreare quel meraviglioso contrasto fra l’arancione e il turchese del piumaggio.
Durante la mia ricerca mi sono imbattutta nella storia di Ceìce e Alcione che si adattava “a pennello” (letteralmente), con l’opera che stavo elaborando.
Il resto è venuto da sè, dando forma a uno dei quadri di cui vado più fiera, perchè forse per la prima volta mi ha permesso di esprimermi in maniera totalmente libera e il risultato rispecchia alla perfezione quello che vorrei comunicare con la mia “arte”.
Alcione supera tutti gli ostacoli terreni, spiegando le sue ali e riconnettendosi al suo grande amore. Nel suo caso è l’amore per un uomo, ma in senso più ampio vorrei che simboleggiasse l’amore universale, per la vita, per gli affetti, per l’arte, per la natura, per la propria anima.
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