Fenisia
di Paola Calì
Descrizione
"A Fenisia piacevano i suoi riccioli biondi, ma quel giorno decise di lisciarli e colorarli di rosa. Si immerse nel lago, si specchiò, e per la prima volta vide riflessa se stessa".
Per tutte le donne che hanno dovuto subire imposizioni e soprusi di ogni tipo.
Per tutte le donne che non hanno mai avuto la libertà di decidere.
Per tutte le donne che hanno avuto il coraggio di scegliere se stesse.
Per tutte quelle che non lo hanno ancora fatto.
Questo dipinto è dedicato a tutte quelle donne che si trovano intrappolate in una realtà in cui non sono libere di disporre della propria vita e del proprio destino, ma più banalmente, non possono nemmeno scegliere che abito indossare e come acconciare i propri capelli.
Donne che nascono e crescono all’ombra di uomini autoritari e a volte violenti, ma anche vittime di società patriarcali o di dogmi religiosi che la pongono sempre in secondo piano rispetto all’uomo.
Fenisia era una di quelle donne. Un giorno però trova il coraggio di ribellarsi e rinascere. Il gesto di lisciare i suoi riccioli biondi, tingendoli di rosa, assume un significato metaforico. Fenisia “piega”, “cambia forma e colore” a quella realtà che prima le sembrava immutabile. La scelta del colore rosa non è casuale.
Oltre ad essere notoriamente associato all’universo femminile (per la precisione in Occidente e solo a partire dagli anni 40 del secolo scorso), il rosa è anche simbolo di speranza.
È un colore che trasmette gentilezza, protezione, tranquillità ed è il risultato dell’unione tra la forza del rosso e la calma del bianco.
Quella di Fenisia non è una ribellione aggressiva, violenta, non è una dichiarazione di guerra, ma è un riappropriarsi del proprio corpo e della propria psiche con profonda consapevolezza e gentilezza.
Fenisia per la prima volta decide di volersi bene davvero.
Si specchia nel lago e vede riflessa se stessa, riesce cioè a sentire finalmente la propria anima. Il suo animale totem è il fenicottero.
Detto anche uccello dei quattro elementi, il fenicottero trasmette un senso di elevazione e purezza, diventando metafora di rinascita, positività, ma anche di indipendenza, eleganza e fascino.
L’acqua, nella quale si immerge, è simbolo di purificazione, ci connette agli stati superiori della coscienza e dell’introspezione.
L’aria, verso la quale si libra, simboleggia il “volo” spirituale dell’anima.
La terra rappresenta la ciclicità degli eventi e la materialità.
Infine il fuoco, elemento di purificazione e rigenerazione per eccellenza, è associato all’energia del Sole. In alcune culture, infatti, è accostato alla fenice, in grado di rinascere dalle proprie ceneri.
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