MASSACRO DEL CIRCEO | RAPIMENTO, STUPRO E OMICIDIO IN PROVINCIA DI LATINA (ITALIA) 29 E 30 SETTEMBRE 1975
Descrizione
Intervista di Enzo Biagi
a Donatella Colasanti
Guarda il video
http://www.youtube.com/watch?v=_Uv2yhl1gwU
La straziante testimonianza di Donatella Colasanti scampata al massacro del Circeo.
Nel 1975 due ragazze Donatella Colasanti e Rosaria Lopez con l’inganno vengono portate in una villa al Circeo da Giovanni (Gianni) Guido e Angelo Izzo e verranno raggiunti da Andrea Ghira: i tre amici per due giorni picchiano brutalizzano e stuprano le due ragazze.
•
Intervista di Enzo Biagi
a Tina Lagostena Bassi
Guarda il video
http://www.youtube.com/watch?v=V6TbT7b9jPY
Augusta Bassi, coniugata Lagostena, detta Tina Lagostena Bassi (Milano, 2 marzo 1926 — Roma, 4 marzo 2008), è stata un avvocato italiano; chiamata anche “L’avvocato delle donne”:
Diventa nota nei tribunali italiani come uno dei principali e più agguerriti avvocati per la difesa dei diritti delle donne, a tal proposito celebre l’aver difeso i diritti di Donatella Colasanti contro Angelo Izzo nel processo sul Massacro del Circeo, e della vittima di stupro nel primo Processo per stupro ad essere filmato e mandato in onda dalla RAI.
Celebri le sue arringhe in cui, con termini asciutti, descriveva la violenza subita dalle sue assistite rompendo così un muro di silenzio che esisteva sia nella società sia nel mondo dei tribunali sulla questione della violenza sessuale. In linea con il suo impegno per le cause femminili diventa una delle socie fondatrici del Telefono Rosa.
•
Rai Tre
Processo per stupro (1979)
http://www.youtube.com/watch?v=Kj2qy08xQ8w
•
Massacro del Circeo
caso di cronaca nera italiana del 1975
Il massacro del Circeo (detto anche delitto del Circeo[1]) è un caso di rapimento, stupro e omicidio avvenuto nel comune italiano di San Felice Circeo, provincia di Latina (sul litorale pontino, nella zona dell'omonimo promontorio sul mar Tirreno) tra il 29 e il 30 settembre 1975.
Tipo
rapimento, stupro, tortura, omicidio
Data
29-30 settembre 1975
Luogo
San Felice Circeo (LT)
Stato
Italia
Obiettivo
Donatella Colasanti e Rosaria Lopez
Responsabili
Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira
Le vittime furono due giovani amiche, Donatella Colasanti (Roma, 1958-2005) e Rosaria Lopez (Roma, 1956-1975), che furono attirate con l'inganno da Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira in una villa di proprietà della famiglia di quest'ultimo, col pretesto di una festa, e qui torturate fino a provocare la morte di una di loro, Rosaria.[2][3]
Storia
I tre responsabili del crimine erano di agiate famiglie romane: Andrea Ghira, ventiduenne, era figlio dell'imprenditore edile e campione olimpico di pallanuoto Aldo Ghira; Angelo Izzo, ventenne, era studente di medicina; Giovanni Guido, detto "Gianni", diciannovenne, studiava invece architettura.
Ghira e Izzo avevano precedenti penali: due anni prima del massacro, i due avevano compiuto insieme una rapina a mano armata per la quale avevano scontato venti mesi nel carcere di Rebibbia; Izzo, inoltre, nel 1974 aveva violentato due ragazzine insieme a due amici e perciò era stato condannato a due anni e mezzo di reclusione, mai scontati a seguito di sospensione condizionale della pena. Ghira dal canto suo si proclamava ammiratore del capo del clan dei marsigliesi Jacques Berenguer. Tutti e tre i ragazzi erano militanti di movimenti neofascisti[4][5][6].
Fonte
https://it.wikipedia.org/wiki/Massacro_del_Circeo
0 commenti
registrati o accedi per lasciare un commento