E da vita al Tre (Tavola III del trittico "Inno delle origini"
di Diapason
Descrizione
"Egli non trovava felicità; così, ancora oggi, chi è solo non trova felicità. Egli desiderava ardentemente un altro. Egli divenne grande come un uomo e una donna stretti in un forte abbraccio. Egli separó questo sè in due; da qui sorsero lo sposo e la sposa. Perciò, come ha detto Yājñavalkya: -Ognuno di noi è come la metà di un pisello spaccato.- Per questo motivo questo vuoto è riempito dalla donna. Egli si congiunse con lei e di qui nacquero gli esseri umani."
Bṛhadāraṇyaka Upaniṣad
Il trittico "Inno delle origini" nasce come riflessione sul tema del maschile e femminile e come conseguenza dei miei approfondimenti delle filosofie orientali. In un'epoca e in una cultura in cui, purtroppo, il maschile tende ad essere erroneamente canalizzato nel concetto di maschilismo e il femminile in quello di femminismo, trasformando qualcosa di innato in opposti razionali e inconciliabili, è importante ricordare che in natura il maschile senza il femminile non può esistere, e viceversa; così come non può esistere luce senza buio, chiaro senza scuro, pieno senza vuoto, attività senza ricettività. Non solo, mentre la razionalità del concetto maschilismo/femminismo arrocca e polarizza il discorso fino a renderlo sterile, al contrario la concezione orientale di fusione in un tutt'uno di maschile e femminile è alla base della vita e della fertilità.
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