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Rileggevo stamattina l’incipit di uno dei testi in catalogo della mostra “Salvo D’Acquisto – amò il suo prossimo più di se stesso” cercando nelle sue pieghe qualcosa di nuovo, di diverso da potere dire ai ragazzi che, certamente da una persona adulta quale io sono, si potevano aspettare. Ero stato invitato all’ultimo momento ma conoscevo benissimo la questione. Si sarebbe parlato della giornata delle memoria e di Salvo D’Acquisto. Due eventi che conosco bene: avevo visitato negli anni settanta il campo di concentramento AZ di Auschwitz situato nelle vicinanze della cittadina polacca di Oświęcim e conoscevo il gesto eroico del Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto giustiziato da un plotone di esecuzione delle SS, al punto di avere deciso di farne una mostra e di ospitarla a Palermo, al Museo degli Angeli di Sant’Angelo di Brolo e nei diversi comuni che hanno richiesto e prenotato la mostra.
Non nego a me stesso che il vociare della sala del Palacultura di Sant’Angelo di Brolo, stracolma di ragazzi delle scuole medie di Sant’Angelo e di Ficarra, mi ha stordito non poco, ma l’accoglienza generosa del direttore del comprensorio di Brolo prof. Bruno Lorenzo Castrovinci, del Sindaco di Sant’Angelo di Brolo dott. Francesco Paolo Cortolillo e del capitano dei CC Marcello Pezzi mi hanno messo subito a mio agio.
Nel momento in cui il moderatore prof. Castrovinci ha preso la parola la sala piomba in uno strano silenzio, come se di colpo si fosse svuotata e invece no erano tutti lì muti ad ascoltare il relatore e moderatore del convegno della giornata che stavamo vivendo.
Una nota squillò nell’aria: era l’introduzione dell’inno nazionale italiano “Fratelli d’Italia”. Lo abbiamo cantato tutti insieme, ragazzi e adulti. All’inno nazionale hanno fatto seguito le struggenti ballate di Fabrizio De Andrè “La guerra di Piero” e "Auschwitz" di Francesco Guccini cantate magistralmente dai ragazzi delle scuole presenti. A seguire l’intervento del sindaco di Sant’Angelo dott. Cortolillo che ha sottolineato gli orrori dell’olocausto puntualizzando che il 27 gennaio venne celebrato per la prima volta nel mondo in Italia circa 20 anni or sono ma che venne introdotta come giornata della memoria internazionale solo nel 2005 nel corso di una assemblea plenaria delle Nazioni Unite.
A seguire l’intervento del dott. Marcello Pezzi capitano della Compagnia CC di Patti che, nel ricordare il sacrificio di Salvo D’Acquisto, ha voluto sottolineare come si diventa Carabiniere, quali sono gli impegni che ci si assume se si vuole far parte dell’Arma, cosa chiede la gente al carabiniere, come funziona la gerarchia della Benemerita e la sua bellissima divisa che va indossata sempre con orgoglio. Molti sono stati gli interventi della mattinata: del prof. Salvatore Crisafulli, del prof. Giuseppe Terranova esecutore del coro dei testi prima citati, della prof.ssa Margherita Pintauro autrice della partitura delle tavole della mostra declinate dagli alunni della sua scuola ed infine prof.ssa Melina Messina che ha recitato una sua composizione sul sacrificio di Salvo D'Acquisto.
In ultimo il mio modesto contributo tendente a ringraziare i ragazzi che hanno voluto ripercorrere per tappe il percorso del Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto e la giornata della sua immotivata fucilazione. Ecco cosa avrei potuto raccontare loro ma mi avevano preceduto sicché era meglio, come peraltro ho suggerito, di andare a vedere la mostra.
Una bellissima mattinata nella quale il vociare di tanti giovani mi aveva messo di buon umore e non certo oramai di inutili riflessioni.
Sant’Angelo di Brolo 27.01.2020 Francesco Scorsone