Palazzo del Duca di Senigallia Ancona, Marche - Italia
La mostra racconta gli sviluppi che il Futurismo ha avuto nelle Marche.
Attraverso oltre cinquanta opere tra cui dipinti, disegni, studi per abiti, incisioni, prove grafiche ed elementi legati all'arredo della casa, la mostra, a cura di Stefano Papetti, vuole accendere i riflettori sugli sviluppi che il Futurismo ha avuto nelle Marche a partire dal 1922.
Già dal titolo Venti futuristi si vuole subito sottolineare la carica innovativa che il movimento futurista porta nella regione marchigiana e non solo, un vento di cambiamento che non coinvolge solamente le arti figurative, ma tutti gli aspetti del vivere quotidiano, provocando un rinnovamento radicale negli stili di vita.
Venti sono anche gli artisti esposti in mostra, dai firmatari del primo manifesto dell’arte futurista (1909) come Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Fortunato Depero e Gino Severini, ai loro giovani seguaci quali Ivo Pannaggi, Sante Monachesi, Umberto Peschi, Wladimiro Tulli, Gerardo Dottori e Tullio Crali.
La mostra vuole anche essere un modo per conoscere meglio la città di Senigallia, località balneare che, oltre alla spiaggia di velluto, conserva importanti testimonianze architettoniche e artistiche.
Per tutta la durata dell’esposizione ai visitatori verrà anche proposto un percorso cittadino tra gli edifici realizzati nel corso degli anni Trenta, come il complesso scolastico intitolato a Giovanni Pascoli e la celebre Rotonda sul mare.