L'opera si presenta attraverso la disponibilità a lasciarci travolgere da sentimenti essenziali ed esistenziali. Un grido d'allarme, che ha una lunga storia dietro di sè. Si tratta di una nuova figurazione, non dimentica della lezione informale, ma sensibile alla suggestione dei massmedia visivi (fotografia, cinema, televisione, fumetto) e spesso realizzata con il loro sussidio, soprattutto nell'ultimo iperrealismo americano. Bene la descrizione scenica, un'emozione e un'energia che Alys Melcon ha saputo condensare con sapiente sagacia tecnica.
Antonio Castellana
May 4, 2017, 4:09:48 PM
L'opera si presenta attraverso la disponibilità a lasciarci travolgere da sentimenti essenziali ed esistenziali. Un grido d'allarme, che ha una lunga storia dietro di sè. Si tratta di una nuova figurazione, non dimentica della lezione informale, ma sensibile alla suggestione dei massmedia visivi (fotografia, cinema, televisione, fumetto) e spesso realizzata con il loro sussidio, soprattutto nell'ultimo iperrealismo americano. Bene la descrizione scenica, un'emozione e un'energia che Alys Melcon ha saputo condensare con sapiente sagacia tecnica.