Gino Marcone - pittore contemporaneo
Gino Marcone, nasce in Atri il 01.10.1954. Le prime sensibilità verso il disegno e la pittura si notano da piccolo tanto che gli viene riconosciuto il primo premio di estemporanea di pittura del fanciullo della citta di Atri nel 1968 . Si forma al liceo artistico di Pescara in un periodo di grande fermento culturale. E’ compagno di classe Andrea Pazienza nei primi due anni del liceo e beneficia dell’insegnamento di grandi prof ( Giovanni Pitoni-Di Prinzio- Aldo Macchia- Misticoni ecc) ,e di amici di particolari qualità artistiche. Partecipa a mostre ed estemporane di pittura ricevendo diversi riconoscimenti e premi . Si diploma col massimo dei voti e col massimo dei voti anche nella sua principale passione “figura disegnata”. Inizia l’insegnamento di materie artistiche come supplente e di seguito si laurea in Architettura. Cosi pian piano abbandona l’attività artistica per svolgere l’attività di Architetto, dapprima in forma privata e poi quale dirigente dell’area Urbanistica e LL.PP. nel comune di ATRI. Soltanto nell’autunno del 2019 ,con la pensione, torna a ricercare matite,tele e pennelli e rispolvera la sua passione artistica sopita da oltre 35 anni di assoluto abbandono. seguono mostre personali e collettive con grande riscontro di pubblico e critica favorevole ad Atri nel 2021 , a Pineto nel 2022 e poi a Montesilvano . Partecipa inoltre a diverse collettive quale appassionato di fotografia e ha vinto vari concorsi conseguendo anche il 10 posto a livello nazionale per wikipedia monuments nel 2019 .
Recensione
Dopo anni di abbandono, il ritorno al disegno e pittura, per Gino Marcone, avviene con la pensione a cui si affianca la passione per la fotografia .
Con la maturità ha acquisito una particolare attenzione al realismo con riferimenti allegorici . Alcune tele significative sono espressione di una pittura real-simbolista ancora da sviluppare nei prossimi anni, come lui stesso afferma. I suoi lavori evidenziano una buona base di formazione classica con la quale riesce a proporre contenuti aventi riferimento al contesto socio culturale del proprio periodo storico.
Il modo di comunicare di Gino Marcone vede un uso terroso e molto naturale dei colori, che dimostra il suo attaccamento alla natura e la sua indole pacifica e grata. Attraverso tele dettagliate e precise, il suo mondo ci appare tenue e realistico, pronto a donare allo spettatore scorci di vita quotidiana e scene metaforiche e allusive e non per ultimo dettagliati ed espressivi ritratti .
Ad esempio nella tela “Madre natura, ovvero inno Inno alla vita, all’amore ed alla natura .
Si esprime, con una rappresentazione diversa dai canoni tradizionali ma con squisita tenerezza. La terra è madre di tutta le sue creature, nate dal frutto del suo seno così generoso e rigoglioso, il respiro intenso della vita nasce, nel dipinto, dal cuore e dal seno della donna con la natura che li contiene. Su di un colletto di una camicetta guarnita con terreni a ” terrazze” e con vene d’acqua che discendono lungo la blusa fino a fluire alle radici dell’essenza creatrice. Radici che contengono con se la vita che si appresta a completarsi mediante rigogliose piante, un neonato, seme che cresce, avviluppato al seno della madre si integra nel fluire del suo divenire.