Autobiografie arboree
Descrizione
L'immagine dell'albero suscita numerosi pensieri che spesso ruotano intorno a due caratteristiche che esso possiede: da una parte l'essere connesso a due regni - il cielo e la terra - rappresentando lo scambio e l'intima necessità di completamento tra l"immateriale celeste" e il "materiale terrestre", dall'altra, l'immagine di un percorso, inteso come processo di crescita e di evoluzione. Unendo il cielo alla terra, l'albero si radica sia in alto che in basso, elevando i suoi rami come radici nell'etere, e penetrando e ancorandosi a terra, tenta così la connessione anche tra il mondo luminoso della coscienza e quello oscuro e sotterraneo dell'inconscio.
Questa conciliazione fra mondi opposti, reca con sé l'aspirazione ad un cammino di crescita e di evoluzione.
Attraverso l'immagine dell'albero che continuamente si rinnova e rinasce, che si nutre da una sorgente dichiarata sacra dal fondo oro - colore dell'eternità – ho voluto rappresentare quell'umanità che come l'albero ricerca come profonda aspirazione, la rinascita ed il perenne rinnovarsi della vita, l'incessante affanno verso un ordine e un'armonia.
Sotto il tronco dell'albero ed intorno ad esso, tuttavia, la vita non è interrotta, ma possiede una sua straordinaria magica potenza: le radici formate da tanti volti umani diversi devono condurci all'intuizione che anche noi siamo alberi viventi uniti in una sacra famiglia.
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