I BAMBINI NON SI TOCCANO! _ROMINA PETRINI
Descrizione
Insomma, l’ONU che pare voglia dare lezioni di pensiero unico a tutti gli Stati (compreso il nostro) che non si sono adeguati a piegare la testa di fronte all’ideologia gender ed a tutti i suoi nefandi effetti
Macron e Brigitte: una vicenda inquietante
8 maggio 2017
Fabrizio Marchi
Questo non è un articolo politico però non posso fare a meno di esprimermi sulla storia personale di Macron e di sua moglie Brigitte che a mio parere non può lasciare indifferenti. Siccome sono fra quelli che pensano che la realtà sia complessa e non possa essere affrontata da un solo punto di vista, credo che non si possa far finta di nulla rispetto a questa vicenda umana che io trovo francamente inquietante.
In questi giorni gira sulla rete il video di questo psichiatra, Adriano Segatori, che molti/e di voi avranno sicuramente già visto, le cui posizioni mi sento di condividere:
Insomma, quella di Macron è la storia
di un ragazzino che viene sedotto sessualmente e psicologicamente
dalla sua insegnante, e quindi di fatto molestato, e questo comportamento
si è protratto nel tempo. Non stiamo parlando di un episodio, che sarebbe comunque già grave di per sé, ma di una relazione iniziata fra una donna di oltre quarant’anni e un ragazzino di sedici o giù di lì. Una relazione che è durata nel tempo e che continua tuttora. Una donna che peraltro era la sua insegnante,
quindi c’è un aspetto che va ad aggravare pesantemente le cose. E’ come se uno psicoanalista di quarant’anni si fidanzasse con una sua paziente di quindici o sedici anni. Lo trovereste normale? Non avreste nulla da dire?
Ora, sono il primo a pensare che il concetto di normalità sia relativo, sia chiaro, e non possa e non debba sottostare a canoni sociali e culturali prestabiliti però, come si suol dire, c’è
un limite a tutto. Un limite che, nel caso in questione, è stato ampiamente superato, come afferma giustamente
lo psichiatra nel video. Perchè non mi sembra psicologicamente sano che un ragazzino di sedici o diciassette anni si metta con una donna di oltre quarant’anni che potrebbe essere sua madre e che addirittura ci si sposi.
Non sono uno specialista, ovviamente, ma il buon senso mi dice che il percorso formativo di un adolescente e poi di un uomo (o di una donna) dovrebbe essere di tutt’altro genere. Possibile che questa, a mio parere inquietante, vicenda venga vissuta come un fatto del tutto naturale? Mi rivolgo a chi di mestiere fa l’insegnante e a tutti i genitori. Voi non avreste nulla da dire se un professore o una professoressa ultraquarantenni si mettessero con vostro figlio o vostra figlia quindicenne e poi ci si sposassero? E trovereste normale che un uomo a 15 anni avesse iniziato una relazione con una donna di vent’anni più grande con cui sarebbe rimasto per il prosieguo della sua vita?
E’ bene, a questo punto, chiarire un aspetto fondamentale. Un ragazzo
(o una ragazza) a quell’età, per quanto possa essere più maturo e brillante rispetto alla media dei suoi coetanei, resta comunque un ragazzo, anzi un ragazzino. E ha il diritto di vivere la sua vita di adolescente, senza nessun tipo di interferenza. Mi pare che in questo caso si sia andati ben oltre l’interferenza e, come spiega sempre lo psicologo, si possa parlare esplicitamente di violenza. E ne ha ben donde a sostenere che la relazione fra i due sia malata e che sia Macron che la moglie siano soggetti affetti da turbe psicologiche. Né potrebbe essere altrimenti, date le circostanze. Insomma, non siamo sul
set di un film o anche nella realtà dove
un adolescente sbircia di nascosto la maestra che accavalla le gambe o una signora che si va a cambiare il costume nella cabina di uno stabilimento. Chi è che non ha mai avuto sogni erotici con
la propria prof. di lettere o matematica o chi per lei?…
Ma qui stiamo parlando di una donna, un insegnante, quindi un’ educatrice, che a 42 anni si mette con un ragazzo minorenne e poi se lo sposa.
E in questo caso non può non esserci manipolazione. Dopo di che si può discutere finchè si vuole sulla complessa dinamica di intrecci e risvolti psicologici che determinano quel “gioco”, ma resta il fatto che deve esserci un limite e che ad avvertire quel limite deve essere la persona adulta, in special modo quando questa riveste un determinato ruolo nei confronti dell’altro/a (insegnante, psicologo, medico ecc.) e quindi si trova oggettivamente nella possibilità di esercitare un potere di condizionamento. E poco importa se Macron, come racconta il gossip, sia in realtà omosessuale e il matrimonio con Brigitte sia una copertura. Non cambia assolutamente nulla rispetto a quanto stiamo dicendo.
Fin qui il risvolto psicologico e personale della vicenda. Ma ce n’è un altro a cui ho fatto brevemente cenno e che è intimamente legato all’altro. Torno al concetto di limite, affrontato anche, e io credo non casualmente, dallo psichiatra (minuto 0,50 del video).
Viviamo in una società, quella attuale, che interpreta il concetto di limite nel modo esattamente opposto in cui lo interpretava la filosofia greca antica, che lo concepiva come “metron”, cioè come misura, equilibrio, “giusto mezzo”, come limite (razionale) che de-limita l’illimitato, che de-termina l’indeterminato. E quindi appunto il concetto di limite non inteso
in senso repressivo o limitativo della libertà ma, al contrario, come argine razionale all’irrazionalità, cioè in ultima analisi alla volontà di potenza. Era questo lo spirito che animava e che
ha dato vita alla polis greca e che ha caratterizzato tutto il pensiero greco classico, naturalmente non privo di grandi contraddizioni; stiamo pur
sempre parlando di una civiltà che risale a migliaia di anni fa. Eppure, nonostante quelle contraddizioni (basti pensare al fatto che lo stesso Aristotele considerava la schiavitù un fatto naturale), quel pensiero è stato capace di elaborare tesi avanzatissime, per l’epoca, anche dal punto di vista della concezione della politica, della società e dello stato. Il “metron” fu concepito quindi nel senso sopradetto.
Oggi, come dicevo (e mi rendo conto
di aver fatto un volo di millenni in cui
in effetti questo concetto è stato deformato e concepito come strumento repressivo), ci troviamo invece in una situazione completamente opposta. Il concetto di limite, inteso come metron, cioè come giusta misura, è stato derubricato come ostacolo da un contesto sociale e ideologico – ultracapitalista – che si auto-fonda proprio sul concetto di illimitato, di possibilità illimitata. Questo modo di concepire le cose si applica innanzitutto alla sfera economica dove la possibilità dell’accumulazione di capitale deve essere in linea teorica infinita e illimitata e non può, appunto, prevedere un limite. Siccome però siamo nella cosiddetta “società totale” (oltre che complessa), dove ogni spazio dell’agire umano e dell’umano stesso deve essere sottoposto alle stesse dinamiche (perché nella società complessa e totale sfilare un mattone significa far crollare l’intero edificio), è evidente che tutto deve essere ricondotto nello stesso alveo e nello stesso binario. Ecco, dunque, secondo questa logica, che la libertà,
da dimensione partecipativa essenziale, soggettiva e intersoggettiva, individuale
e collettiva, di una società democratica, viene trasformata in una sorta di possibilità infinita, illimitata, dove tutto
o quasi deve diventare in linea teorica possibile. Non possiamo avere figli per cause naturali oppure perché siamo una coppia di gay o di lesbiche? Che problema c’è, oggi si possono comprare dalla madre naturale che li fa e poi li vende, e tutto ciò viene ormai largamente praticato e sostenuto con opportune campagne ideologiche che sostengono che proibire la “maternità surrogata”, cioè l’utero in affitto, costituisca un attentato alla libertà personale.
E’ solo un esempio fra i tanti che potevo portare ma credo che ci siamo capiti. Sulla base dello stesso criterio, cioè la libertà intesa come assenza di metron, perché vietare ad una donna o ad un uomo di 40 o 50 anni di accompagnarsi con un ragazzino o una ragazzina di quindici? Quale dovrebbe essere l’eventuale ostacolo? Nessuno, e infatti è considerato talmente normale che oggi il presidente di una delle più grandi nazioni europee è sposato con una donna che se lo è preso – come amante e poi come sposo – quando lui aveva quindici anni.
E la vicenda dei due non solo non ha sollecitato una doverosa riflessione ma
è stata anche enfatizzata e celebrata come esempio e simbolo di libertà.
Non si capisce a questo punto perchè scandalizzarsi (giustamente…) in presenza di un/a turista che pratica sesso con un/a minorenne in un paese del terzo mondo e poi inneggiare alla libertà e ai lumi nel caso in questione.
C’è forse molta differenza?
E’ ovvio, dal mio punto di vista, che siamo in presenza di una deformazione del concetto di libertà che viene concepita e declinata come possibilità
di realizzare qualsiasi capriccio o peggio, di trasformare un comportamento psicologicamente patologico in un atto di autodeterminazione e di liberazione da legacci o vincoli considerati alla stregua di tabù da superare. Non può spiegarsi altrimenti l’indifferenza della cosiddetta pubblica opinione di fronte ad una vicenda che ha tratti decisamente inquietanti.
Fonte
http://www.linterferenza.info/editoriali/macron-brigitte-vicenda-inquietante/
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8 Maggio 2017
«Macron è pericoloso!»
L'anticonformista
Descrizione
Prof. Adriano Segatori, psichiatra e psicoterapeuta, membro della sezione scientifica “Psicologia Giuridica e Psichiatria Forense” dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi:
«Macron, come tutti gli psicopatici,
è altamente pericoloso. Ha una grandissima idea di sè. Macron non
ama la Francia e non lotta per il popolo francese. Macron ama sè stesso enormemente e lui combatte per mantenere la sua fragile identità.»
Il Prof. Adriano Segatori è psichiatra-psicoterapeuta, membro della sezione scientifica “Psicologia Giuridica e Psichiatria Forense” dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi
Guarda il video
https://m.youtube.com/watch?v=tmD51qCFU3s&feature=youtu.be#bottom-sheet
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PROVITA
& FAMIGLIA
30/07/2019
Dipendenti ONU, scandalo pedofilia. Si parla di oltre 60 mila stupri
Home Notizie Gender e sessualità
Pedofilia
«Una beneficenza che uccide». È così che avevamo definito il piano di aiuti umanitari dell’ONU, con la sua politica di diffusione di aborto e contraccezione in cambio di beneficenza ai Paesi poveri.
E avevamo anche evidenziato i nessi tra l’UNFPA, il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, e la politica cinese di controllo delle nascite che, con aborti
e sterilizzazioni forzate, sta mietendo numerosissime vittime tra i non nati e sta ferendo la dignità di tante donne.
Ma non finisce qui. Secondo quanto riporta The Free Thought Project, un
ex funzionario di alto livello dell’ONU avrebbe, infatti, smascherato «una rete
di pedofilia di proporzioni massicce che coinvolge migliaia di dipendenti delle Nazioni Unite».
Si tratta di Andrew Macleod, ex insider dell’ONU, che ha realizzato, a tal proposito, un dossier contenente dati numerici altamente raccapriccianti, che mostrano la portata pericolosamente grande di questo fenomeno accuratamente nascosto dai media, i quali non sembra proprio che si stiano impegnando a divulgare la notizia “a più non posso”.
«I dipendenti delle Nazioni Unite hanno effettuato oltre 60 mila stupri nell’ultimo decennio. Inoltre, il dossier stima che l’organizzazione dà impiego attualmente ad almeno 3.300 pedofili. In soli dieci anni, con la scusa di fornire aiuti, le Nazioni Unite hanno letteralmente stuprato e saccheggiato paesi in tutto
il mondo», spiega l’articolo.
L’ONU avrebbe addirittura ammesso che il vero numero di dipendenti denunciati per questo motivo sarebbe il doppio e secondo Macleod «solo uno su 10 di tutti gli stupri e le aggressioni da parte del personale delle Nazioni Unite» sarebbe stato segnalato, «come anche nel Regno Unito il tasso di segnalazione è solo del 14 per cento».
Insomma, l’ONU che pare voglia dare lezioni di pensiero unico a tutti gli Stati (compreso il nostro) che non si sono adeguati a piegare la testa di fronte all’ideologia gender ed a tutti i suoi nefandi effetti sui bambini e la società,
è la stessa che avrebbe compiuto atti di pedofilia in tutto il mondo. E questo dice molto sulla condotta di chi ci fa la morale attribuendoci appellativi come “omofobi”, “retrogradi” o “sessisti”.
Luca Scalise
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04 maggio 2017
Macron, il "banchiere della svizzera Nestlé" all'Eliseo?
Grazie alla conclusione della transazionte tra la Nestlé e la Pfizer nel 2012, Emmanuel Macron avrebbe intascato circa un milione di euro. Keystone
All'epoca banchiere presso la Rothschild & Cie, il candidato alla presidenza della Francia Emmanuel Macron ha consigliato il gigante dell'alimentare Nestlé sull'acquisto della divisione nutrizione di Pfizer. Un'operazione effettuata attraverso i suoi legami con l'ex capo del gruppo svizzero, Peter Brabeck.
Fonte :
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„Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei, e se so di che cosa ti occupi saprò che cosa puoi diventare.“
— Johann Wolfgang von Goethe
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07 Gennaio 2022
Macron, grande fortuna avere Draghi e Mattarella in Italia
Ma leader francese non vuole commentare elezioni Quirinale
(ANSA) - PARIGI, 07 GEN - "Abbiamo molta fortuna ad avere un presidente della Repubblica (Sergio Mattarella) e un presidente del consiglio (Mario Draghi) così coraggiosi, europeisti e amici della Francia": il presidente francese, Emmanuel Macron, in occasione di una conferenza stampa congiunta a Parigi con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha risposto così ad una domanda sul Quirinale.
"Non ho l'abitudine di commentare le questioni di politica interna, incluso in un Paese amico" come l'Italia, ha poi precisato Macron.
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“La nostra politica è quella di fomentare le guerre, ma dirigendo Conferenze di Pace, in modo che nessuna delle parti in conflitto possa avere guadagni territoriali. Le guerre devono essere dirette in modo tale che le Nazioni, coinvolte in entrambi gli schieramenti, sprofondino sempre di più nel loro debito e, quindi, sempre di più sotto il nostro potere.”
MAYER AMSCHEL ROTHSCHILD
Fonte
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DOMENICA 9 LUGLIO 2017
LE STRAGI IN ITALIA SONO
OPERA DEI ROTHSCHILD
Ferdinando Imposimato :
''Il capo di Gladio andava a rendere conto all'ambasciatore americano in Italia ed era quello che manovrava i servizi segreti e forniva l'esplosivio, attraverso la NATO, per fare le stragi.
La Gladio era un'organizzazione di cui facevano parte esponenti dei servizi segreti americani ed italiani e si servivano di esponenti di Ordine Nuovo e dei mafiosi per le stragi.
Ordine Nuovo ha partecipato a diverse stragi fino alla strage di Via d'Amelio, lo facevano per conto di un GOVERNO MONDIALE INVISIBILE di cui faceva parte Bilderberg Le stragi di Capaci e d'Amelio sono opera di Gladio''
Fonte :
Ferdinando Imposimato - I 55 giorni che hanno cambiato l'Italia
Guarda il video:
https://youtube.com/watch?v=H6T_uMAEaPA&feature=share8
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PASOLINI
Le belle bandiere
Prefazione di Andrea Bajani
Garzanti
«Non si lotta solo nelle piazze, nelle strade, nelle officine, o con i discorsi, con gli scritti, con i versi: la lotta più dura è quella che si svolge nell’intimo delle coscienze, nelle suture più delicate dei sentimenti.»
..."Non potranno mentire in eterno. Dovranno pur rispondere, prima o poi, alla ragione con la ragione, alle idee con le idee, al sentimento col sentimento. E allora taceranno: il loro castello di ricatti, di violenze, di menzogne crollerà."...
Pier Paolo Pasolini
Fonte:
https://www.garzanti.it/libri/pier-paolo-pasolini-le-belle-bandiere-9788811815570/
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Immigranti
che scappano dalle guerre?
Parlano francese?
@RadioGenoa
Telegram
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