Idillicamente opaco (il camaleonte di Pico)

Descrizione

Nel titolo è celato con un anagramma il vero significato di questo dipinto. “Idillicamente opaco” è qualcosa di positivo come un idillio ma nascosto, opaco ai nostri occhi, ad una percezione immediata e superficiale proprio come usa fare il camaleonte. Anagrammando infatti queste due parole otteniamo “Il camaleonte di Pico”, il cui Uomo-Camaleonte è la metafora di una rinascita delle possibilità insite nell'uomo che come un camaleonte può forgiare la sua immagine secondo la sua volontà. I colori congianti e positivi del camaleonte e dello sfondo vogliono ricordare come i mutamenti simboleggiano la dinamicità della vita alla quale dobbiamo adattarci per seguire il flusso dell'esistenza. Ne "La dignità dell'uomo" Pico della Mirandola espone il concetto dell'uomo camaleonte: Dio creò ogni essere vivente dotandolo di particolari qualità, così che ogni animale ha un particolare istinto che lo rende abile per una certa cosa. Quando Dio creò l'uomo non gli attribuì solo una qualità ma preferì dotarlo di una parte di tutte le qualità. L'uomo è l'unica creatura che non ha una natura predeterminata e può dunque scegliere tra le "cose inferiori" e le "cose superiori". L'uomo è come un camaleonte che può servirsi secondo l'esigenza di una qualsiasi delle qualità che possiede. L'uomo è il più dignitoso fra tutti gli esseri viventi poiché può scegliere che creatura essere. Questa libertà di realizzazione umana pone l'uomo al di sopra degli angeli stessi, i quali fissi nelle gerarchie celesti, non hanno alcuna possibilità di miglioramento. Anche Marsilio Ficino sostenne una teoria che riportava l'uomo al centro del mondo dopo secoli di pessimismo antropologico cristiano. Lui parla di ''Homo copula mundi', cioè dell'uomo come termine medio tra il divino e il terreno. Credo che l'uomo abbia la libertà di decidere se aspirare all'alto o perdersi nel basso: una posizione privilegiata grazie alla sua coscienza e al suo intuito umano che gli permette di percepire sia le cose divine che vivere le cose terrene.