La luna e la terra bruciata
Descrizione
"La luna e la terra bruciata"
(Descrizione tratta da un'intervista fattami da Kouros, Servizi formativi e culturali)
Alla nostra collettiva esponi un’opera intitolata “Luna, luce del divenire” nella quale su tutto primeggia questa luna potente e magica che sembra voler portare lo spettatore ad una riflessione quasi “spirituale”. Raccontaci come è nata e quale messaggio vorresti trasmettere attraverso di essa?
Nelle mie poesie è presente la fettina di luna: “unica luce del mio divenire” proprio perché per molti anni ho vagato interiormente senza una chiara visione di cosa andassi cercando. La metafora della poca luce di una fettina di luna come guida nella notte della ragione ha assunto un significato simbolico per me. In realtà, dopo molta riflessione ho capito che quella immagine ha avuto una origine precisa, in una notte in cui ho vissuto una situazione amara. Fatto di cui ho scritto un racconto tutto d’un fiato, 38 anni dopo…
Ovviamente l’ho dipinta varie volte, ma il quadro che espongo alla mostra raffigura una luna immensa, piena, che dòmina la nostra esistenza, proprio come una luce soave e silenziosa che ci accompagna, fedele come solo una madre può essere e aspetta il momento in cui comprendiamo di essere parte di una umanità ininterrotta che vive e chiede di non essere dimenticata.
Nei miei lavori sento l’energia dei primi uomini che lasciavano l’impronta delle loro mani sulla roccia.
Nel quadro “Luna, luce del divenire” inizialmente era prevista, progettata appunto, solo la luna sul fondo blu. Luce e universo. Poi non ho resistito e ho dipinto una foresta confusa, come fosse bruciata da un grande incendio, violentata dalla furia degli eventi…scheletri di alberi muti, in uno stato di oblio…
Il messaggio penso possa essere proprio la pace che si prova quando, dopo una vita passata ad aspettare, a cercare, a domandare…a “bruciare”, ci si accorge che sopra la storia singola di ognuno splende più grande la storia dell’umanità intera.
Gnerazione dopo generazione siamo arrivati fino ad oggi senza che mai, nemmeno per un momento, sia venuta meno la guida della luce della luna.
L’uomo ha in sé una carica talmente forte da poter far fronte alle sfide più angosciose e continuate il proprio cammino. La luce della ragione, il calore del sentimento, i colori della vita, possono guidare i nostri passi verso l’ignoto e l’arte, così come la scrittura o la musica sono espressione di una vitalità spirituale antichissima e smisurata. Riflesso di un divino che arde dentro l’umano.
Ma ancor più la luna del mio quadro offre, come per propria naturale caratteristica, un perdono “potente” appunto, che ci permette di dare pace alle ceneri della nostra storia.
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