Le nomofobe
di Impedovo
Descrizione
LE NOMOFOBE: nuova patologia contemporanea la nomofobia. L'incapacità di disconnettersi dalla rete e dal bisogno di comunicare virtuale. La presenza reale degli altri attorno a sè stessi diventa virtuale mentre diventa reale il virtuale. L'essere, l'Io per dirlo in termini freudiani, viene oggi rappresentato e consolidato dall'immagine virtuale, mentre perde di significato ogni forma di comunicazione e interazione diretta. Il contesto sociale e la relazione per affermare se stessi e connotarsi come esistente si è traslato su un sistema che tende a trasporre la realtà in ciò che non è. La medesima forma di comunicazione adottata da quel marketing che ha avuto inizio negli anni 80 con la televisione commerciale. Solo che adesso i social rendono alla portata di tutti la rappresentazione di noi stessi e la relativa vendita di ciò che vorremmo mostrare di noi mediante l'interazione falsificata nell'universo virtuale e globale. I molti, i contatti infiniti, vuoti, falsi e mercificati di altrettante false interazioni assumono connotati di realtà superiori rispetto al contatto intimo e vero con la realtà fisica e diretta. La cultura dell'immagine portata all'iperbole, che rende schiavi coloro che vi aderiscono e decidono di sottomettersi ad essa. Una schiavitù che ci costringe al controllo continuo e permanente dell'approvazione dei molti, degli inesistenti. Un paradosso dei nostri tempi. La comunicazione diretta perde fondamento nell'affermazione di noi stessi e nella nostra percezione del nostro essere. Siamo ciò che vendiamo di noi in una tastiera.
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