Descrizione

Un tempo gli uomini partecipavano ai banchetti degli Dei, sull’Olimpo, durante i quali ricevevano la parte peggiore del cibo. Non appena toccò a Prometeo (un Titano) fare le parti, lasciò agli uomini la parte migliore, agli Dei invece diede le ossa e le interiora nascoste in una crosta di grasso dorato. Era un affronto troppo grande per Zeus, che pieno di collera tolse il fuoco agli uomini e li scacciò dall’Olimpo. Senza il fuoco gli uomini soffrivano il freddo ed erano costretti a nascondersi nelle caverne per difendersi dalle bestie feroci. Prometeo era tanto dispiaciuto per loro che decise di rubare il fuoco per restituirglielo. Così sali sull’Olimpo di notte e mentre tutti gli Dei dormivano, prese la torcia dal carro di Elio, la accese e la rubo’ per restituirla agli uomini. Non appena Zeus si accorse del furto decise di punire Prometeo per l’eternità: lo fece incatenare sulla cima di una montagna, completamente nudo. Ogni giorno L’Aquila del Dio piombava sul prigioniero, gli squarciava il petto coi suoi artigli e gli divorava il fegato; la notte, ogni notte, la ferita si rimarginava.