La ragazza sottilmente idolo
Descrizione
Elisa Marianini
“La ragazza sottilmente idolo”
IL DIAMANTE ALLO STATO GREZZO
La giovinezza e la bellezza sono idoli, dietro i quali ci nascondiamo. Ma se crediamo nelle nostre capacità ci possiamo rendere conto dell’nconsistenza e della banalità di vivere solo di luce riflessa e solo nella superficialità. L’idolo è seducente ma sterile e vuoto. Come recita il salmo dell’antico testamento “Gli idoli delle genti sono argento e oro, opera delle mani dell’uomo. Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono, hanno narici e non odorano. Hanno mani e non palpano, hanno piedi e non camminano”. La vita ci presenta spesso delle situazioni difficili da comprendere, e quello che percepiamo, vediamo, intuiamo, non sempre ci consente di acquisire coscienza delle cose e dei fatti. Per quanto noi possiamo essere accorti, ci manca l’accuratezza nel notare: se guardiamo controlliamo, se vediamo percepiamo con pathos vivo. Spesso il nemico peggiore si nasconde dentro di noi, nell’ultimo posto dove saremmo andati a cercare e spesso, tale nemico è il nostro servitore più fidato. L’uomo è come un diamante allo stato grezzo, non bello da vedere, una pietra preziosa da raffinare ma con infinite qualità e potenzialità che si celano al suo interno.
Anche i giudizi sinceri nascondono in maniera grezza un diamante di altissimo valore, quando essi diventano discernimento proveniendo direttamente dall’Anima. Il discernimento è quella capacità di osservare nella sua pura essenza ogni situazione, non giudicando il giusto o l’ingiusto, ma vedendo oltre, non nella dualità, ma nell’unità. Come coloro che per illuminare una stanza scelgono di non combattere contro le ombre, ma di aprire la finestra per far invece entrare la luce.
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