Vista agreste

Descrizione

Ligabue Antonio fu un pittore del primo Novecento che, non appena lo conobbi e fui informata circa tutta la sua vita che condusse in una desolazione e solitudine estreme, sentii a me più vicino di tanti altri.

I soggetti che lui realizzò furono molti autoritratti – con occhi così grandi e lucidi, come se fosse in procinto di piangere – e molti animali della safana.

Non potevo riprodurre un suo autoritratto perché, guardando quegli occhi, mi sentivo in colpa di essere così felice, nel compiere ciò che adoravo fare, cioè dipingere, che non ne avevo la forza.

Gli animali non riscossero mai il mio interesse.

Capitò che trovassi di lui quest’opera rara, perché ho detto altri erano i suoi soggetti. Volli realizzare quella che mi ricorda la terra in cui sono nata ed in cui vivo. Ligabue la realizzò ad olio ed io invece a pastelli, strumento più naturale, vicino alla terra, per rappresentare questa vista agreste.

Ne fui altamente e sommamente soddisfatta.