Il mio ultimo trucco
Descrizione
Ogni opera artistica, in ogni suo campo, è una recitazione: l'arte di smuovere la propria sensibilità per trovare nuove strade, nuove voci, nuovi punti di partenza - significa farsi abitare dal personaggio. C'è uno stretto rapporto fra teatro, arte e vita. L' attore, persuaso da un fenomeno che genera meraviglia, cerca di tradurre il sentimento in un linguaggio di sintesi, in cui attraverso lo studio, andando in profondità e riemergendo verso l'alto, porta a galla parte della propria sensibilità che si è rivelata.
Louis Jouvet, attore e regista di teatro e cinema, si è interrogato per anni su cosa fosse il teatro e perché lo si fa. Jouvet "dice chiaramente che non è la recitazione a generare il sentimento, ma è il sentimento in cui è l’attore in quel momento, a generare la recitazione". Un' estraenazione quindi, una perdita di identità provocata dal sentimento, che ci porta a "farci altro da sé", a sgranare gli occhi e a mirare oltre.
"Il mio ultimo trucco", è l'opera conclusiva del filone tematico sul "Mito della Meraviglia". Come a voler stendere la trama conclusiva di una sceneggiatura che sintetizza le cause e gli effetti che mi hanno spinto ad una servitù volontaria verso l'arte, improntata alla ricerca del meraviglioso.
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