Le parole non dette, anno 2017
di Impedovo
Descrizione
L’uso dei segni come componenti del linguaggio in questo caso diventano oggetti della rappresentazione visiva (significante), della mediazione del linguaggio dei segni. L’oggetto reale (il referente) è già una rappresentazione, quindi non primariamente “reale”, e il significato, ovvero l’immagine concettuale che ci formiamo nella mente, cioè la rappresentazione concettuale del reale, è mediata dal segno della pittura (il significante). In questo caso, nella rappresentazione mentale, il significato si amplifica rispetto a quello che sarebbe stato o avrebbe avuto nel caso di un’osservazione reale dell’immagine e non filtrata da una rappresentazione. Viene rappresentato simbolicamente il linguaggio stesso nelle sue forme semantiche complete; il linguaggio in sè, il significante, si trasforma in referente, ovvero oggetto di rappresentazione. Le posizioni dei corpi, il distacco e l’isolamento delle figure, l’essere assorti nella lettura, l’utilizzo di un linguaggio scritto che assorbe totalmente la percezione dei protagonisti, sono tutti elementi inglobati nel significato e amplificati dalla forma segnica pittorica del significante. E’ la capacità del linguaggio pittorico far superare alcuni limiti della percezione della realtà a colui che la percepisce, o perlomeno tramite la fissazione di una rappresentazione segnica visiva aumenta il potere evocativo del linguaggio nell’amplificazione dei significati.
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