Sentieri di luce (su redenti cieli)

di Elisa Marianini

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Descrizione

In questa opera emerge la simbologia della spirale generata da trentatré pietre.

In termini di spiritualità la spirale rappresenta il percorso che conduce alla conoscenza del mondo e dell’esistenza, ma per svelare il mistero profondo della vita occorre lavorare con lentezza, costanza, procedendo piano e senza ansie, proprio come la chiocciola che si muove sempre lentamente, restando aderente alla terra. Essa inoltre portando sempre con sé il suo guscio, la sua casa, ha tutto ciò che le serve proprio in sé. Ritirarci interiormente può servire per raccogliere nuove energie nell’attesa di un momento migliore per agire con sempre più consapevolezza. Questa gestazione interiore scaturire in maniera più intensa e vera nei momenti di maggiore difficoltà, nelle situazioni difficili siamo spinti a guardare verso le stelle.

Le pietre colorate come l’arcobaleno originano questa chiocciola, il cui guscio a spirale riflette la costante matematica universale ed esprime il moto ascensionale di aspirazione verso l’alto, il sentiero da seguire, la nostra vita sottolineata da momenti positivi e negativi, da alti e bassi. Il loro numero, trentatré è il numero che nella simbologia accompagna solitamente un risveglio spirituale portando luce nelle zone oscure di se stessi, è il numero inoltre del maestro di saggezza. La pietra è da sempre considerata un fondamento, un simbolo di forza, di stabilità. Essa può attuare una trasformazione, da montagna, a roccia, a sasso, a granello di sabbia, attraverso un lento cambiamento della sua essenza. La pietra in diverse tradizioni è il simbolo della persona umana, può infatti riferirsi - come roccia scavata e caverna che accoglie - all’aspetto femminile e - come pietra innalzata - a quello maschile.

Questo sentiero che l’umanità deve percorrere se si sviluppa su un terreno fertile di pensieri, di azioni, di volontà, di amicizia, resisterà ad ogni tipo di avversità.

Le forme dello sfondo rimandano infatti, sia alle conchiglie, le quali ci indicano la rinascita e alludono all'origine di una nuova vita – che ai ventagli simbolo dell'anima. La loro forma simboleggia la vita che inizia da un punto, il perno, e gradatamente si espande man mano che si amplia l'esperienza e si accumula il vissuto. Anche la pianta di Ginkgo biloba può essere richiamata da queste forme. Essa è la pianta più antica presente sul nostro pianeta, arrivata quasi immutata fino ai nostri giorni – come fosse un fossile vivente – tanto che in Giappone è ritenuta albero sacro. Questa forza di saper resistere è metafora della resilienza, di quella forza necessaria per riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà.


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