Sosta vietata
di Livio Billo
Descrizione
L'immagine di uno sconosciuto, rannicchiato per terra, senza casa né altri beni materiali, è diventata talmente "quotidiana" da passare perlopiù inosservata.
Si tratti di uno dei tanti migranti, che cercano di sfuggire a povertà, guerre, dissesti ambientali e altre catastrofi, o semplicemente di un nostro sfortunato concittadino senza più casa e lavoro, non dovremmo comunque esimerci da una seria riflessione e presa di coscienza circa le cause di un fenomeno, purtroppo in crescita, di precarietà ed emarginazione. La cosiddetta "globalizzazione" non ne è estranea e rispetto ai suoi dissesti sociali molti Stati oppongono sbarramenti materiali - leggasi "muri" -, restrizioni legislative o divieti di vario genere: insomma, un chiaro segnale di "sosta vietata" per chi non è integrato o sta, semplicemente, dalla parte "sbagliata" del muro, concreto o mentale che sia.
L'opera si è qualificata, nel 2023, come finalista nella prima edizione del Premio Caffetto, presso l'omonima villa di Calcinato (BS).
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