Sposa del Mondo
Descrizione
L’Opera mostra una giovane donna seduta su un manichino-marionetta, disteso su un ammasso di cuscini, su di un palco, come dimostra il sipario retrostante. La ragazza è evidentemente una modella, come provato dalla figura quasi emaciata e dall’abbigliamento inusuale, una modella il cui viso non comunica nulla, sembra essere completamente svuotata, il suo orizzonte è assente, la bocca semiaperta come a mostrare finanche fatica nel respirare e quindi nel rimanere in vita. La mano destra porta la Fede, richiamo discreto al titolo, ma soprattutto si atteggia come una bianca bandiera ammainata, floscia sotto la sconfitta di una generazione orbata di qualsivoglia valore. La mano sinistra fa da appoggio alla figura intera, che è in precario equilibrio sulla propria “identità”, ma si appoggia proprio sul bassoventre del manichino, a sottolineare come le nuove fondamenta poggino soltanto sui bassi istinti umani. I Piedi schiacciano il capo della marionetta fino a disarticolarlo dal collo, insultano e disprezzano tutte le più alte funzioni che ci rendono umani: la sapienza, il raziocinio, la scelta, eccetera. La marionetta è l’Io della modella, è prona, con le braccia aperte, completamente arresa e arrendevole, solo negli occhi, fisicamente gli stessi della donna, si colgono sconvolgenti tormenti interiori, una disperata richiesta d’aiuto allo spettatore, paura. Le mani del manichino sono tagliate parzialmente dalla scena, ricordando come sia precluso l’agire a questa identità prigioniera. La vernice scrostata simboleggia, invertendone la collocazione in superficie, i brandelli dell’essere, usurato, in disfacimento. Il palcoscenico è l’apparire, il grande teatro della finzione, a cui si accosta la mollezza, la decadenza, la quale traspare in ogni rifinito particolare, nella ricercatezza volutamente esasperata, dai cuscini ai vestiti. In definitiva il quadro è uno spietato ritratto di una nuova Umanità, senza speranza, sconfitta, senza futuro, senza riscatto, La Sposa del Mondo (Titolo venutomi in sogno…) è una figura “Mitica” che subisce in sé tutto il male del mondo, appunto, come una vittima sacrificale esposta alle intemperie. La scelta della modella è stata dettata dalla sua stessa funzione di “esempio”, lavoro ingrato che sembra deprivarle dello spessore, della pienezza scultorea di una personalità completa.0 commenti
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