Transizione
Descrizione
In questo dipinto sono rappresentate delle conchiglie e dei ventagli con colori gioiosi e cangianti sul verde, colore per eccellenza della speranza. Proprio le conchiglie indicano la rinascita e alludono all'origine di una nuova vita, richiamata anche nella figura dell’embrione in alto a sinistra.
Il ventaglio è simbolo dell'anima: la sua forma simboleggia la vita che inizia da un punto, il perno, e gradatamente si espande man mano che si amplia l'esperienza e si accumula il vissuto.
In questo bassorilievo è reso visibile un momento di passaggio, una transizione, dove una nuova entità si affaccia alla vita ma allo stesso tempo un’altra se ne allontana. Gli occhi sono chiusi: si sta svegliando e affacciando alla vita o addormentando? Anche in basso a destra la figura di Giano bifronte con due facce diametralmente opposte esprime che passato e futuro ritornano allo stesso punto di partenza in un moto cosmico.
Giano con la sua dualità è preposto all’apertura e alla chiusura dei passaggi mettendo in relazione i due movimenti del passato e del futuro, le due porte che delimitano l'inizio e la fine.
Giano bifronte ha due volti visibili ed opposti: il passato ed il futuro, ma anche uno invisibile il presente. Il presente è inesprimibile ed invisibile perchè mentre lo si esprime è già passato. Il terzo volto di Giano corrisponde al terzo occhio di Shiva invisibile e immateriale: facendoci comprendere che c'è una condizione al di là delle manifestazioni transitorie nelle quali il presente racchiude le due realtà.
Quando si verifica la simultaneità ci rendiamo conto che la distruzione è solo l'apparenza della trasformazione. Il presente del soggetto consapevole diventa così il volto nascosto di Giano, e quell' occhio invisibile di Shiva la chiave di volta della divinità dell'uomo nella sua intuizione e realizzazione delle innumerevoli potenzialità di ogni momento della sua vita.
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