Attrazione primordiale, anno 2016
di Impedovo
Descrizione
Opera che fa parte di una serie, denominata dall’autore “Il quinto stato”, che caratterizza e categorizza ormai il popolo quale passivo fruitore di un ruolo sociale imposto da un sistema macroeconomico e finanziario; sistema che ha trasformato in immagine e apparenza il senso di appartenenza e di identità di ogni individuo. Il popolo, ormai privo di una coscienza di classe, quindi di appartenenza alla stessa, contrariamente a quanto avvenuto per i precedenti “stati” (clero, nobiltà, borghesia e proletariato), che ben consapevoli del proprio ruolo hanno imposto o rivoluzionato i modelli sociali, oggi appare completamente controllato da un sistema che si è evoluto nei meccanismi di condizionamento delle masse, trasmettendo deliberatamente i valori propri delle classi dominanti anche presso i soccombenti mediante un falso meccanismo di gratificazione basato sull’apparire. Da qui la spietatezza dei valori della masse stesse, il grottesco, l’emarginazione la solitudine e il disperante bisogno di aggregazione diventano distintivi delle rappresentazioni dell’autore che fotografa la società nelle sue espressioni meno auliche e spietatamente realistiche.
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